L’Eccellenza

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L’eccellenza NON è un singolo atto, ma un’abitudine che portiamo avanti tutti i giorni. Fondamentale CREARE l’abitudine. Come? Un gesto che si ripete, si ripete e si ripete ancora, giorno dopo giorno, fino a sentirne la mancanza nel momento in cui non ho il tempo di farlo, di ripeterlo.

Ci sentiamo dire che serve esperienza per essere riconosciuti nel mondo del lavoro.
Lo sanno bene i ragazzi che iniziano a lavorare….. Ci siamo passati tutti, chi prima, chi dopo.

Cercasi diplomato, laureato esperto in gestione amministrativa ed internazionale…. Ma se ha appena finito il percorso scolastico, come fa ad essere ESPERTO? Tutte le generazioni sono passate da
questo “tunnel” di collegamento tra scuola e lavoro. Tutti abbiamo fatto le stesse osservazioni, quando cercavamo il nostro primo impiego… Poi cavalchi l’onda del successo e della carriera, ti fai molta esperienza.

Arrivi all’età anagrafica dei 50 anni e, mentre in passato ERI RICONOSCIUTO ESPERTO nella tua professione, dopo 30/ 35 anni di lavoro, OGGI risulti solo costoso ed obsoleto!
Peccato.., è un pò come considerare i nonni dei pesi, senza riconoscere la loro esperienza che può essere passata alla generazioni future…

La parola d’ordine dovrebbe essere “fare affiancamento” nelle aziende, per creare il passaggio generazionale del SAPERE, non tanto dei ruoli e mansioni.

Anni fa, ero molto giovane, mi dissero: “il biglietto da visita con questo riconoscimento non deve essere vissuto come vanto. Devi ricordare sempre che esso sintetizza una RESPONSABILITA’. Il tuo primo cliente è il tuo collega. Se tutti lavorassero con l’obiettivo di collaborare per rendere più fluido il processo
produttivo interno, ne beneficerebbe tutta l’azienda, dai ruoli e lavori interni alla percezione esterna.

L’ECCELLENZA quando si crea?
Essa si forma, giorno dopo giorno da quelle che ci siamo imposti come ABITUDINI, nel quotidiano, dalle nostre attenzioni a fare, rifare, riprovare a specializzarci in una determinata cosa, esercizio, dopo esercizio, senza mollare mai.

L’ECCELLENZA siamo tutti noi che NON MOLLIAMO MAI!
TUTTI noi che ci applichiamo al massimo delle nostre possibilità, mettendo già in conto eventuali imprevisti. Chi lavora può sbagliare. Non sbaglia chi non fa.
Importante è capire l’errore e riprendersi e andare avanti più forti che mai. Diventiamo perfezionisti in quello che più ci è consono, in ciò che ci appaga, nelle modalità in cui ci sentiamo rappresentati
da noi stessi, dal ruolo che ricopriamo, ognuno il suo.

Dal più piccolo al più grande granello di sabbia, tutti i granelli sono fondamentali per la superficie Terrestre, anche NOI. In un ambito lavorativo tutti sono importanti. Nessuno fondamentale, ma la
buona riuscita di un’attività dipende da ogni granello che forma il tessuto sociale dell’azienda, l’organigramma con ruoli, mansioni e attitudine.

La collaborazione diventa fondamentale, soprattutto su ruoli trasversali, in cui il coinvolgimento delle funzioni interagisce a vari livelli con ricadute notevoli.

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